Ai lettori
Come nuovo Direttore del SISDe, sento il dovere di presentare la mia linea editoriale nel momento in cui assumo anche la direzione di questa rivista che, pur in breve tempo, è riuscita a ottenere una sua affermazione nel mondo dell'intelligence e, nel contempo, a suscitare grande interesse in ambito istituzionale e accademico.
Il cammino di questa rivista - e ciò avevo già colto come prefetto in sede - nata in un momento caratterizzato da importanti mutamenti strutturali e organizzativi del Servizio, testimonia con chiarezza il conseguimento delle finalità perseguite, volte non solo alla discussione di argomenti di cultura professionale, ma anche a una migliore comunicazione e diffusione dei valori dell'organizzazione, in sintesi, alla riaffermazione del valore della "cultura" e in particolare della "cultura dell'intelligence".
Valori che meritano di essere espressi e coltivati e che generano quell'entusiasmo che anima e animerà ciascuno di noi nella nostra sfida quotidiana, con la soddisfazione e l'orgoglio di svolgere una attività che consenta di fornire risposte sempre più efficaci alle esigenze della collettività.
La linea editoriale della rivista sarà quella della continuità dell'opera già intrapresa, nella convinzione che ciascuno di noi può e deve giocare un ruolo importante per la conoscenza del nostro mondo e del nostro lavoro.
Perché ciò avvenga, e questo è tra i miei principali auspici, è necessario che il lavoro quotidiano, non solo di coloro che realizzano la rivista, ma di tutti gli appartenenti al Servizio, riesca a guadagnarsi il dono della serenità che, spesso, è indispensabile condizione per il conseguimento dei delicati fini istituzionali che gli operatori dell'intelligence sono chiamati a perseguire.
Confidando nell'interesse e nella fiducia che i lettori vorranno continuare a rivolgere a questa originale iniziativa editoriale, saluto e ringrazio tutti i collaboratori interni ed esterni che, con i loro prestigiosi apporti, hanno contribuito al suo buon successo e li invito a continuare a diffondere quei "valori aziendali" già indicati dal precedente Direttore, Gaetano Marino, e da me profondamente condivisi.
Vittorio STELO
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